PIANO Lauree Scientifiche (CHIMICA)

Università degli Studi di Napoli Federico II


PRODUZIONE DI BIODIESEL DA OLI VEGETALI ED ESAUSTI
PREMESSA
Si effettua una reazione chimica, la transesterificazione di un olio con catalisi basica, per ottenere un biocarburante il "biodiesel". Si segue la reazione mediante misure di viscosità.

OBIETTIVI
CENNI TEORICI
MATERIALE OCCORRENTE
Piastra riscaldante
Pallone da 50 mL
Canna di vetro o altro materiale
Pasteur di vetro con gommino
Cronometro
Capsula di vetro o pentola
Termometro
Soda caustica
Metanolo
Olio di semi
Olio di frittura
Alcol etilico
Etere Etilico
Soluzione di NaOH 0,1 M
Fenolftaleina


PROCEDIMENTO

PARTE PRIMA

Determinazione dell'acidità degli oli mediante titolazione.
In una beuta pesare esattamente circa 5 g di olio da analizzare, aggiungere 100 mL della miscela alcol etilico/etere etilico 1:3 v/v, agitare fino a dissoluzione dell'olio e titolare con NaOH 0,1 M in presenza di fenolftaleina fino a rosa persistente. Esprimere l'acidità come mg di NaOH per 100 g di olio.
La determinazione dell'acidità viene eseguita sia sull'olio di semi che sull'olio di frittura recuperato. L'olio di frittura prima della titolazione e dell’utilizzo per la produzione di biodiesel deve essere esente da acqua e residui di frittura.

PARTE SECONDA

2A
In questa parte, attraverso una reazione di transesterificazione, si prepara il biodiesel a partire da olio di semi commerciale.

  • Preparare una soluzione metanolica di soda caustica al 2% p/v
    (Att. Pesare con cautela e rapidamente: NaOH corrosiva e deliquescente)
  • Nel pallone da 50 mL introdurre 20 mL di olio di semi e 4 mL della soluzione metanolica di soda caustica
  • Montare l'apparecchiatura mostrata in figura per effettuare la reazione
  • Riscaldare a bagnomaria a 60 °C per ½ ora.
  • Dopo tale tempo si nota la formazione di un doppio strato
    Lo strato inferiore è glicerina e lo strato superiore biodiesel (meno denso).


2B
In questa parte si separa il biodiesel preparato e si verifica la riuscita della reazione.

  • Raffreddare il pallone
  • Smontare l'apparecchiatura
  • Riempire una pasteur con l'olio di semi e fissarla ad un sostegno
  • Riempire una pasteur con il biodiesel (prelevando con cautela dallo strato superiore) e fissarla ad un sostegno
  • Togliere contemporaneamente le due tettine
  • Controllare i tempi di scorrimento


PARTE TERZA

Le operazioni eseguite per l'olio commerciale possono essere ripetute per preparare il biodiesel a partire da olio esausto (olio di frittura).
  • Procurarsi dell'olio di frittura esente da acqua e residui di frittura.
  • Preparare una soluzione metanolica di soda caustica al 4% m/v.*

    *N.B.
    La soluzione deve essere più concentrata rispetto alla precedente perché l'acidità dell'olio usato è in generale più elevata dell'olio alimentare.
  • Procedere come riportato nella PARTE SECONDA 2A e 2B.

SPUNTI DIDATTICI

Qualcosa in più....
La verifica della reazione di esterificazione e il confronto dei due biodiesel si può fare con una analisi gas-cromatografica e via Risonanza Magnetica Nucleare. In questo modo si dimostra la resa elevata della reazione e la somiglianza del biodiesel ottenuto da oli diversi.

Analisi GC e NMR di BIODIESEL preparati DA OLI VEGETALI ED ESAUSTI
  1. Analisi Gas-cromatografica dei biodiesel preparati

    Cenni teorici
    : teoria generale della gascromatografia (GC); Strumentazione; fase fissa; fase mobile; colonne; sistemi di rivelazione; cromatogramma; normalizzazione

    La preparazione dei campioni per l'analisi GC provenienti dalla PARTE SECONDA e TERZA richiede un protocollo (riportato nel Materiale Didattico di supporto). Gli studenti possono seguire le fasi di analisi del campione ed elaborare ed interpretare i dati ottenuti. Tipici cromatogrammi sono riportati nelle Fig. 1A e 1B, e la composizione relativa in Fig. 1C.


    Fig. 1A. Gas-cromatogramma del biodiesel ottenuto dall'olio di girasole


    Fig. 1B. Gas-cromatogramma del biodiesel ottenuto dall'olio di frittura esausto


    Fig. 1C. Composizione dei campioni di olio utilizzati (ME=metil estere; MG=monogliceridi; DG=digliceridi; TG=trigliceridi; GLY=glicerina)


  2. Analisi 1H NMR dei biodiesel preparati

    La risonanza magnetica nucleare o NMR è una tecnica estremamente potente che fornisce informazioni qualitative e quantitative riguardo a numerose specie chimiche con un singolo esperimento. In particolare, permette di ottenere informazioni relative principalmente alla struttura carboniosa del campione, attraverso l'analisi spettrale dei protoni contenuti nei composti. L'analisi non è distruttiva ma necessita comunque di quantità superiori (dell'ordine dei mg) rispetto ad altre tipologie di analisi (es. GC-MS). Il vantaggio principale risiede nell'assenza di pretrattamento delcampione.

    Cenni teorici
    : Teoria generale, Stati di spin, Effetto del campo magnetico, Chemical shift, Strumentazione.

    MATERIALE OCCORRENTE
    Apparecchio NMR
    Tubo NMR
    Pasteur di vetro con gommino
    CDCl3*

    *
    Nonostante le quantità manipolate siano generalmente basse è necessario attenersi alle precauzioni riportate.

    Preparazione delcampione.
    Uno spettro NMR di una molecola organica può essere registrato sia in fase solida che in fase liquida. Di norma gli spettri vengono registrati in soluzione, sciogliendo il campione in un opportuno solvente.

    Il solvente. Poiché il solvente è in grande eccesso rispetto alla molecola in studio il problema è costituito dai segnali dei suoi nuclei (in pratica gli 1H). Per questa ragione si usano solventi deuterati (1H è stato sostituito con 2H). La frequenza di risonanza di 2H è molto diversa da quella di 1H in ragione del diverso valore di γ di questo nucleo e quindi non disturba l'analisi del campione.
    Att. i solventi deuterati contengono sempre una piccola parte di protoni che non sono stati sostituiti dai deuteri e quindi presenteranno sempre un segnale nello spettro dovuto alla frazione non deuterata. Nell'analisi del biodiesel è stato utilizzato CDCl3 (99.8%).

    La cella. E' costituita da un tubo di vetro con diametro 5-10 mm nel quale vengono posti ca. 1 mL di soluzione contenente il campione; il tubo viene collocato nell'apparecchio (nel campo magnetico) e posto in rotazione lungo il suo asse.

    Di seguito vengono riportati gli spettri 1H NMR di campioni di biodiesel, disciolti in CDCl3, analizzati in uno spettrometro Varian 500 MHz.


    Fig. 2A. Spettro protonico del biodiesel ottenuto dall'olio di girasole


    Fig. 1B. Spettro protonico del biodiesel ottenuto dall'olio di frittura esausto

SCHEDE DI SICUREZZA
  1. SODIO IDROSSIDO
  2. METANOLO
  3. ALCOOL ETILICO
  4. ETERE DIETILICO
  5. FENOLFTALEINA
  6. CLOROFORMIO DEUTERATO